EQUINOZIO DI PRIMAVERA Il risveglio della Natura Equilibrio Natura

EQUINOZIO DI PRIMAVERA
Il risveglio della Natura

Equilibrio Natura di Delia Solazzo

Fin dall’antichità l’uomo ha scandito la sua vita attraverso l’osservazione del cielo e dei fenomeni astronomici a cui ha sempre attribuito un significato magico.

L’Equinozio di Primavera è uno di questi fenomeni e sancisce il momento in cui il numero delle ore di luce e di buio della giornata è identico. Da questo momento in poi le ore di luce avranno il sopravvento sul buio e si andrà verso la bella stagione.

L’Equinozio di Primavera è anche il momento in cui la natura comincia a risvegliarsi, ci sono le prime fioriture e le gemme iniziano a schiudersi per dare vita alle nuove foglie.
E’ un momento magico in cui, nonostante il clima possa essere ancora rigido la Natura fa un gesto di fede e comincia a rivivere dopo il lungo riposo invernale.

L’osservazione di questa rinascita è il fenomeno per cui i rituali antichi prevedevano festeggiamenti legati alla fertilità.
In tutte le popolazioni l’arrivo della primavera era legato anche a riti di purificazione. I giacigli utilizzati durante l’inverno venivano bruciati, le abitazioni ripulite e arieggiate per propiziarsi la fortuna.
Anche oggi si usa dire: “fare le pulizie di primavera” riferendosi a pulizie più accurate del solito.

Abbiamo molte notizie di importanti rituali antichi legati a questa ricorrenza il cui significato è legato alla luce, alla rinascita e alla fertilità.
Tra i Celti l’Equinozio di Primavera dava inizio al periodo della luce e ai festeggiamenti che culminavano con l’unione sacra tra il principio maschile e quello femminile, rituali che venivano celebrati a Beltane. Le danze tra i fuochi servivano a propiziarsi fortuna e fertilità.

Anche tra i Greci e i Romani l’Equinozio di Primavera coincideva con festeggiamenti in onore della Grande Madre, divinità ancestrale madre di tutti gli dei.
Riti e festeggiamenti avevano varia natura ma tutti erano legati al concetto di rinascita, in contrapposizione alla morte autunnale. Tra i romani si celebrava con vari giochi pubblici in onore di diverse divinità.

La festa di Pasqua della religione cristiana è anch’essa legata all’Equinozio di Primavera e i simboli pasquali del coniglio e dell’uovo traggono origine da tradizioni pagane in cui si onorava il sopraggiungere della primavera e della fertilità con la lepre sacra che portava le uova, simbolo di una imminente rinascita.

L’uovo anticamente era il simbolo della creazione e in molti antichi miti il mondo avrebbe avuto origine da un uovo, primo elemento di ordine cosmico ad emergere dal caos precedente.

Nel calendario di molti paesi del medio oriente l’Equinozio di Primavera coincide con il primo giorno dell’anno.

Tra i rituali che possiamo mantenere anche noi al giorno d'oggi per salutare l’arrivo della Primavera vorrei ricordare sicuramente la pulizia e il riordino della casa. Pulire e riordinare crea spazio per il nuovo. Anche a livello mentale e spirituale questo è un momento propizio per fare nuovi progetti e per dare sfogo alla creatività.

Il mio personale rituale primaverile è sicuramente passeggiare nella natura: osservo le gemme che si schiudono, ricordandomi che la vita è un gesto di coraggio e di fede. La Natura non esita a rinnovarsi, si spoglia completamente in Autunno per poi esplodere di rinnovati colori e profumi a Primavera. Questo per me è un esempio molto concreto del lasciare andare il vecchio con la serenità e la fiducia che lo spazio vuoto sarà la culla per il nuovo.

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