Il sovrappeso non è solo una questione metabolica: spesso il corpo comunica attraverso il peso corporeo sensazioni, paure e bisogni non ascoltati. In questo articolo esploriamo il legame tra sovrappeso e blocchi emotivi e proponiamo strumenti pratici (fiori di Bach, mindfulness e percorsi naturopatici) per riaccendere l'ascolto interiore.
Il legame profondo tra corpo ed emozioni
Quando il corpo trattiene peso in eccesso, possiamo interpretarlo come una forma di protezione o un accumulo di emozioni non espresse. In ottica olistica, ogni sintomo è un messaggio: il nostro compito è tradurlo con gentilezza, non punirlo.
Possibili significati dei chili in più
- Protezione: il corpo si arma quando ci sentiamo vulnerabili.
Il sovrappeso può essere vissuto come una sorta di corazza. In momenti della vita in cui ci siamo sentiti esposti o feriti, il corpo può reagire creando uno strato che simbolicamente ci separa dall’esterno. È un meccanismo di difesa, spesso inconscio, che ci fa percepire più “protetti” dalle relazioni o dalle situazioni che viviamo come minacciose.
- Emozioni trattenute: tristezza, rabbia o paura che non trovano sfogo.
Quando non ci concediamo di esprimere ciò che proviamo, le emozioni restano dentro di noi e si trasformano in un peso, letteralmente e metaforicamente. Rabbia non detta, lacrime mai versate o paure silenziate possono manifestarsi nel corpo come chili accumulati. È come se il corpo custodisse ciò che la mente non riesce ad accogliere o liberare.
- Difficoltà a lasciar andare: attaccamento al passato o a ruoli che non servono più. A volte il sovrappeso racconta la difficoltà di lasciar andare vecchie storie, relazioni logoranti, abitudini che non ci nutrono più o ruoli che ci appesantiscono. Il corpo trattiene ciò che non vogliamo o non riusciamo a lasciare andare, trasformando il passato in un “peso” che rimane con noi.
Riconoscere i blocchi emotivi
I blocchi emotivi non sono sempre evidenti, ma si rivelano attraverso comportamenti e sensazioni ricorrenti. Spesso diventano veri e propri automatismi che condizionano la relazione con il cibo e con il corpo.
Alcuni segnali comuni possono essere:
- Mangiare per colmare un vuoto: il cibo viene usato come consolazione o come distrazione, più che come nutrimento.
- Sensi di colpa dopo un pasto: ogni volta che ci concediamo qualcosa, scatta subito un giudizio interiore che porta a sentirsi sbagliati o deboli.
- Difficoltà a cambiare: nonostante la forza di volontà, ci si ritrova sempre negli stessi schemi, come se qualcosa dentro resistesse al cambiamento.
Riconoscere questi meccanismi è già un atto di consapevolezza: significa osservare i propri schemi senza giudizio, con curiosità e apertura. È questo il primo passo per scioglierli e trasformarli in nuove possibilità di crescita.
Strumenti olistici e pratici
Fiori di Bach utili
- Cherry Plum — per chi teme di perdere il controllo.
Cherry Plum è il fiore di Bach che sostiene nei momenti in cui la paura di perdere il controllo diventa dominante. Può essere utile quando si teme di lasciarsi andare a eccessi, sia emotivi che alimentari, o quando la tensione interiore è così forte da far sentire “sull’orlo di esplodere”. Questo rimedio aiuta a ritrovare calma e fiducia, favorendo una gestione più equilibrata delle emozioni.
- Walnut — per accompagnare i cambiamenti e proteggere dalle influenze esterne.
Walnut è il fiore della transizione. È particolarmente indicato per chi intraprende un percorso di cambiamento, che sia legato al corpo, alle abitudini alimentari o alla crescita personale, e sente il bisogno di una protezione energetica. Aiuta a rimanere centrati, a non farsi condizionare dagli altri e a proseguire con determinazione la propria strada.
- Crab Apple — per migliorare la relazione con il proprio corpo e l'immagine di sé.
Crab Apple è considerato il “fiore della purificazione”. È utile per chi vive un rapporto difficile con il proprio corpo, magari provando disgusto o vergogna per il proprio aspetto. Questo rimedio favorisce un senso di accettazione e di pulizia interiore, aiutando a guardarsi con occhi più compassionevoli e a sviluppare una relazione più armoniosa con sé stessi.
Mindfulness e presenza
La mindfulness invita a portare attenzione al momento presente, senza giudizio. Applicata al rapporto con il cibo e con il corpo, diventa un potente strumento per distinguere tra fame reale e fame emotiva. Spesso mangiamo non per nutrirci, ma per riempire un vuoto interiore o per calmare un’emozione difficile.
Le pratiche di presenza aiutano a rallentare, a sentire i segnali del corpo e a creare uno spazio di scelta consapevole. Questo permette di ridurre lo stress, gestire meglio le emozioni e costruire un rapporto più equilibrato con l’alimentazione.
Piccoli esercizi quotidiani, come fermarsi qualche respiro prima di iniziare a mangiare, assaporare lentamente ogni boccone o portare attenzione alle sensazioni di sazietà, possono fare una grande differenza nel tempo.
Altri supporti naturopatici
- Respirazione consapevole
La respirazione è uno strumento semplice e sempre a disposizione. Portare attenzione al respiro, rallentarlo e renderlo più profondo aiuta a calmare la mente e ad abbassare i livelli di stress. Questo equilibrio favorisce anche un rapporto più sereno con il cibo, riducendo la tendenza a mangiare in modo compulsivo.
- Esercizi di grounding
Il grounding consiste in pratiche che ci riportano al “qui e ora”, aiutandoci a radicarci nel corpo e a sentirci più stabili. Camminare a piedi nudi, percepire il contatto con il terreno o fare semplici movimenti lenti e consapevoli sono modi per ritrovare connessione con se stessi. Questi esercizi sono utili soprattutto quando ci sentiamo sopraffatti da emozioni che rischiano di diventare peso da trattenere.
- Journaling e visualizzazioni
Scrivere i propri pensieri ed emozioni su un quaderno permette di dare voce a ciò che spesso resta inascoltato. Il journaling diventa così uno spazio sicuro di espressione e liberazione. Le visualizzazioni guidate, invece, aiutano a immaginare il corpo e la vita che desideriamo, stimolando fiducia e motivazione al cambiamento.
Un percorso fatto di piccoli passi
Non esistono soluzioni immediate, ma un percorso fatto di piccoli passi: accettare, ascoltare e trasformare. Ogni chilo in più può diventare un maestro interiore, che ci invita a prenderci cura di noi in modo nuovo e autentico.
Se hai bisogno di aiuto chiedi a un professionista
Il sovrappeso legato a blocchi emotivi non va combattuto ma compreso. Attraverso i fiori di Bach, la mindfulness e un lavoro di consapevolezza profonda, possiamo liberare le emozioni trattenute e ritrovare il nostro equilibrio naturale.
Se senti che il tuo corpo ti sta mandando un messaggio e vuoi imparare ad ascoltarlo, contattami: insieme possiamo costruire un percorso su misura per te.
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